Capodanno in Sicilia anno 2000 di Lorena

Sono arrivata alla Cordata quasi per caso: un giorno di Dicembre Matteo, uno dei volontari mio amico, mi propone una vacanza in Sicilia con 1 gruppo di disabili...perche' no!!!

Così mi trovo al tavolo di 1 bar con Giuseppe, presidente dell'asssociazione, che davanti a un caffè mi 'attira' assicurandomi una forte esperienza, buon cibo, un bellissimo posto, volontari in gamba e simpatici, nuovi amori, il volo in aereo e tanto divertimento con i loro ragazzi (tutti i nomi).
I giorni prima della partenza un po' d'ansia: sarò in grado? come saranno gli altri volontari? avrò tempo per divertirmi?... Decolliamo il 26 dic. per Sciacca, in Sicilia. Nella valigia ho anche un buon libro per i momenti liberi o per scacciare la noia. Dal freddo grigio di Milano ci trasferiamo all'acquarellico tepore siciliano.

Il ns. albergo è in riva al mare con le camere che si affacciano al tramonto sull'Africa...splendido!!!

Le regole sono che ogni disabile ha 1/2 volontari a sua completa disposizione...col passare dei gg. però mi accorgo che il dare-avere è reciproco e magico..... Un volontario accompagna un ragazzo... un ragazzo accompagna un volontario... Un volontario accompagna un ragazzo... Un ragazzo accompagna un volontario... Io aiuto Giulia che accompagna Cristina(che saresti tu), che aiuta me e Giulia... Loro due diventano la mia ombra; le osservo e vedo che a Giulia da' fastidio che le persone chiaccherino mantre lei dorme e le piace tanto il pane, Cristina gioca bene a scopa d'assi e ha molta cura dei suoi capelli.

Col passare dei gg. mi accorgo che non posso pensare solo per me, ma devo far convivere le esigenze e i desideri di Giulia con i miei... è una sensazione stana, nuova, bella. Tutti i pensieri del quotidiano volano vai col vento del mare. Non c'è tempo e voglia per le paranoie neanche la notte...dopo una turistica giornata ad Agrigento e alla Valle dei templi, un pomeriggio nella piscina dell'albergo, in spiaggia o nel parco dell'albergo, una serata in balera o in disco, i ns. ragazzi vanno a dormire più o meno stanchi...rimangono svegli in pochi a raccontarsi seduti per terra nel corridoio.

Il personale e gli altri ospiti dell'albergo ci guardano, ci conoscono e senza accorgersi risentono della bella energia che spumeggia nel ns. gruppo... giocano con noi a carte, balliamo, cantiamo...così a mezzanotte del 31 vedi nella folla una vecchia e grassa signora francese tutta imperlinata di rosso che balla 1 mazurca con il ns. Antonio, orgoglioso del suo papillon di Capodanno...bellissimo!!!(parte spudoratamente inventata).

Il 1' Gennaio si riparte, torniamo a Gorgonzola. Facciamo le valigie.

Io metto via il mio libro che non ho mai aperto: invece di servirmi per scacciare la noia ha solo fatto pesare di + la mia borsa.

A Malpensa ci aspettano genitori ed amici. La vacanza finisce con tanti abbracci e tanti arrivederci. Chissà se tutti i volontari torneranno alla Cordata? Non importa. Chi arriva...poi parte...forse torna...

 

 Lorena

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